Il pensiero fascista costituisce, di fatto, un «rifiuto» del materialismo. Il liberalismo, che accentua alla fine dell'Ottocento i suoi tratti democratici, ed il marxismo con le sue propaggini socialdemocratiche, non rappresentano altro, agli occhi del fascista, che manifestazioni diverse della stessa patologia di tipo materialistico. Qui, per antimaterialismo, si intenderà il rifiuto dell'eredità razionalistica, individualistica e utilitaristica dei secoli XVII e XVIII. In termini di filosofia politica, l'antimaterialismo consiste in un'opposizione recisa e totale alla visione dell'uomo e della società elaborata nel periodo che va da Hobbes a Kant, dalle rivoluzioni inglesi del XVII secolo fino a quelle americana e francese. Dunque un attacco complessivo contro la cultura politica dominante e i suoi fondamenti filosofici. Non vengono messe in dubbio soltanto la dottrina dei diritti naturali e quella del primato dell'individuo, ma tutte le strutture istituzionali della democrazia liberale.
Zeev Sternhell